8 agosto 2013

Lettera ad un Ministro

Pregiatissima Ministra Beatrice Lorenzin,

abbiamo seguito con interesse l'evolversi delle attività del Suo Ministero in merito alle Sigarette Elettroniche. Abbiamo visto che con estrema cautela e senza preconcetti, ha preferito non intervenire in maniera discriminatoria nei confronti di questa nuova tecnologia, limitandosi a proibirne l'uso negli ambienti scolastici (dove, peraltro, le sole regole della buona educazione, sarebbero sufficienti a sconsigliarne l'uso).


Abbiamo apprezzato la Sua fermezza nel non concedere la definizione di "medicinale" alla sigaretta elettronica, così come fortemente richiesto dalle industrie farmaceutiche, ed abbiamo altresì guardato con favore alla Sua volontà di spronare il mondo scientifico verso ulteriori ed approfonditi studi sui prodotti ed i loro effetto sull'organismo.



Può quindi immaginare con quale stupore abbiamo accolto l’emendamento alla Legge di recepimento del Decreto Salva-IVA, appena licenziata dalla Camera dei Deputati, con il quale si applicheranno alle Sigarette Elettroniche tutti i divieti in vigore per le sigarette tradizionali.


Lo stupore è stato ancor più grande nell’apprendere che tale emendamento è stato presentato dal Governo di cui Lei fa parte. Subito abbiamo pensato ad un “colpo di mano” da parte di lobbisti e burocrati che sin dall’inizio avevano dichiarato, nella relazione tecnica, di voler difendere gli introiti fiscali derivati dai tabacchi lavorati (che poi ciò risulti anche in una difesa del business delle aziende del Tabacco è una mera conseguenza, probabilmente non voluta).

Lei ed i Suoi collaboratori, siete perfettamente coscienti che un simile divieto creerà nella cittadinanza la convinzione che le sigarette elettroniche fanno male tanto quanto il fumo di tabacco, e siete altrettanto a conoscenza dei danni provocati dal fumo, e che le sigarette elettroniche potrebbero evitare. La sola recente presa di posizione del Prof. Veronesi dovrebbe essere motivo di profonda riflessione per chiunque sia incaricato di legiferare sulla salute pubblica.


“Sicuramente domani sentiremo una forte presa di posizione da parte della Ministra Lorenzin”, è stato uno dei commenti condivisi tra noi svapatori, invece no: nulla di nulla. Il silenzio assoluto! Lei non immagina quanto male ci abbia fatto questo Suo silenzio. E se non ha nulla da dire Lei, Signora Ministra, non esiste nessun’altro che possa parlare al nostro posto.


Non potrà farlo il Presidente della Repubblica, mentre si appresta a firmare una legge che il Parlamento ha votato nella sostanziale forma voluta dal Governo, dove nemmeno una voce si è alzata per far notare le nefaste conseguenze di una legge siffatta.


E’ incredibile, Signora Ministra, le uniche voci che parleranno al nostro posto saranno le voci di chi non potrà mai più parlare. E sono le voci dei 30.000 morti l’anno per Tumore ai Polmoni.

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